Torino, 14 gennaio – Nel solco dei Torino 2025 FISU World University Games, la FISU, Federazione Internazionale dello Sport Universitario, ha offerto al Comitato Organizzativo di Torino2025 la grande opportunità di ospitare la Torino 2025 FISU World Conference, conferenza scientifica di altissimo profilo internazionale con l’ambizioso obiettivo di creare una piattaforma di networking di scienziati in cui presentare e promuovere le loro ricerche sulle innovazioni scientifiche finalizzate allo sviluppo sostenibile degli sport invernali.
Il titolo di questa edizione è The Sprint Generation, Sprint come acronimo di Sport- Risk- Innovation- Technologies, e ha visto la partecipazione di nomi illustri del mondo scientifico, universitario e sportivo, grazie al coinvolgimento del network universitario piemontese: l’Università di Torino, il Politecnico di Torino, l’Università del Piemonte Orientale e l’Università di Scienze Gastronomiche.
L’evento si è tenuto il 14 gennaio 2025 presso il Centro Congressi Torino Lingotto con il contributo della Camera di commercio di Torino.
Quattro le “lectio magistralis” (tecnicamente keynote lectures) tenutesi nella mattinata da 4 nomi di rilevanza mondiale nel contesto della ricerca universitaria: Yannis Pitsiladis, Professore del Dipartimento di Sport, Educazione Fisica e Salute dell’Università di Hong Kong, Daniel Svensson, Professore Associato Scienze dello Sport all’università di Malmö University e Guest Professor all’Università di Torino, Anna Bjerkefors, Professore Associato alla Swedish School of Sport and Health Sciences (GIH) e affiliata al Karolinska Institute, e Maria Fiorenza Caboni, Professore nel campo dell’alimentazione, Scienza e Tecnologia presso l’Università di Bologna.
I temi trattati sono stati molti: dalle attrezzature sportive da indossare e in grado di curare chi la porta (o, almeno, di tenere sotto controllo il suo stato di salute) alla sfida degli alimenti per lo sport, in particolare la distinzione e l’impiego dei grassi buoni e i grassi cattivi, pensati per garantire performance sportive migliori; e poi ancora l’uso dei big data e dell’intelligenza artificiale per accompagnare lo sport e la dimensione sempre più importante e diffusa delle discipline per portatori di disabilità, in cui sono state illustrate le sempre più sofisticate tecnologie per permettere una maggiore accessibilità degli atleti con disabilità alle attività sportive, agonistiche e non.
Nel pomeriggio, è seguita una tavola rotonda incentrata sul tema oggi più che mai attuale delle nuove scoperte e prospettive nella prevenzione e nella gestione degli infortuni negli sport invernali (“New insights in winter sports injuries prevention and management”), in contemporanea a sessioni parallele gestite direttamente dagli Atenei ed incentrate ciascuna su uno dei temi della Sprint, con l’obiettivo di presentare le innovazioni e progettualità locali sviluppate dai Poli universitari. In prima fila anche le squadre di ricerca del Politecnico che si dedicano alle tematiche sportive, con uno spazio ad hoc per raccontarsi e per attirare i riflettori sulla squadra corse, ma anche su chi lavora per mezzi a due ruote e addirittura per chi studia applicazioni nella nautica.




















