TO Tag è il nome della mascotte dei prossimi Giochi in programma in sei comuni piemontesi (Torino, Bardonecchia, Pragelato, Torre Pellice, Pinerolo, Sestriere) con 11 sport previsti e la prima volta degli atleti studenti con disabilità (nello sci alpino e nello sci di fondo). L’espressione tag veniva e viene tutt’oggi utilizzata nel gergo inglese per indicare il gioco “prendimi” fra i ragazzi, un gioco che vive di corsa di agilità, di movimento e benessere ma anche e soprattutto di volontà di non lasciarsi mai e di stare insieme in un percorso di inclusione sociale tra i giovani. Parallelamente il tag è un’espressione ormai iconica della rete dei social network e richiama la volontà di includere qualcuno all’interno del proprio discorso e del proprio mondo.
TO Tag, un nome che unisce il mondo reale e quello digital e nel farlo invoca l’azione dello stare insieme con la proposizione TO che al contempo è anche la sigla del suo luogo di nascita: TORINO, la sede permanente del braciere delle Universiadi e della Fiamma del Sapere. In piena connessione con la città di Torino, che è il polo dell’aerospazio e della tecnologia e l’olimpia del mondo sportivo universitario, il passato e il futuro si incontrano nella fiamma del sapere. Proprio dalla fiamma del sapere TO Tag trae la forza di evocare valori universali e di conoscenza.
L’aspetto si ispira al mondo del gaming e della animation graphic. TO Tag non ha una body shape specifica né una appartenenza di genere evidenziata o sottolineata, la muscolatura richiama l’attività sportiva e gambe braccia sottolineano l’interazione con lo sport invernale, i colori riprendono il mood cromatico dell’evento e lo stile gradienti tipico dei social network.
1000 espressioni e poi altre 100: nella sua versione digital il volto di TO Tag è composto da pixel che consentono un’infinita varietà di espressioni e interazioni universali attraverso le emoji che sono un fenomeno linguistico universale nato in Giappone negli anni 90 ed introdotte dagli americani tramite unicode. Oggi sono senza confini e legano ogni tipo di etnia, nazionalità e continente in un linguaggio universalmente compreso senza bisogno dell’uso della parola. La potenza della comunicazione di TO Tag risiede soprattutto nell’universalità delle immagini che fuse con la velocità del testo diventano un mezzo, un messaggio. Allo stesso tempo i suoi simboli non rimandano solo alla comunicazione legata alle chat private ma ad un vero e proprio modo di vivere la comunicazione nella contemporaneità senza barriere.
Chi sono i Fulgor?
Sono delle piccole fiamme con due occhi neri senza espressione facciale perché ciò che conta in fulgor è il suo contenuto, il valore che rappresenta. Se infatti TO Tag è l’espressione della giovinezza, della forza e della salute, i fulgor sono conoscenza e l’incarnazione della fiamma del sapere. E proprio come la fiamma, con una natura in continuo movimento e cambiamento, anche i Fulgor si adattano e si modellano a seconda del contesto in cui vengono evocati.
In quella che oggi viene chiamata la civiltà delle immagini, dove ogni giorno un essere umano vede circa 400.000 immagini, il colore assume un’importanza centrale nella comunicazione di un concetto; per questo i fulgor saranno molteplici e ognuno avrà un colore rappresentativo del proprio messaggio: Solidarietà, unione, pace e invito alla sostenibilità saranno sempre accompagnati da un fulgor che grazie al suo colore sarà l’apostrofo che legherà la fiamma alla condivisione del sapere.